Due pastori del basso Lazio si incontrano tutte le sere al bar del paese. Una sera uno dei due fa:
- Lo sai che la prossima settimana ce sta' la fiera dell'allevamento?
- Si, si, lo sapevo! Tu ce vai?
- Eh, ce devo anda' pe' forza perché me devo cumpra' 'na ventina de pecore nove.
- Senti, mo che ce penso... io non pozzo veni', ma me servirebbero 'na diecina de pecore puro a me, che me le poi compra' tu?
- Sicuro!
Trascorsa da un paio di giorni la fiera, i due si trovano a pascolare i rispettivi greggi su due colline che si affacciano sulla stessa valle. Gino, scorto l'amico in lontananza, lo chiama urlando:
- Pasqua'... PASQUALEEEEE!
- Che voiiiiii?
- Le si' cumprate le pecore mieeeee?
Dall'altra parte non s'ode risposta. Allora Gino fa ampi segni a Pasquale affinché questo si sposti più in basso verso valle dove le due colline convergono.
- Pasqua'... scendi, scendi!
Scesi entrambe di una cinquantina di metri:
- Pasqua'... PASQUALEEEEE!
- Che voiiiiii?
- Le si' cumprate le pecore mieeeee?
Dopo questa domanda Gino non sente il minimo accenno di risposta...
- Pasqua'... scendi, scendi!
Scendono ancora entrambe di un centinaio di metri.
- Pasqua'... PASQUALEEEEE!
- Che voiiiiii?
- Le si' cumprate le pecore mieeeee?
Silenzio assoluto da parte di Pasquale. Gino urla all'amico di scendere ancora finché i due non si incontrano faccia a faccia a fondo valle:
- Pasquale!
- Che voi?
- Le si' cumprate le pecore mie?
- GNIT! (Fare il verso di diniego tipico del sud Italia, "scrocchiando" la lingua contro i denti.)
Pastori alla fiera dell'allevamento
AA
Adriano Altorio
Updated